1. |
Password
03:43
|
|||
La realtà ci perseguita ed è sempre più vorace
Tradisce ogni ideale in nome dell'immagine
Tra queste pagine racconto la mia storia
Perché intorno ho troppe anime ormai prive di memoria
Tu provi a uscirne fuori ma la cosa ti fagocita
Irretisce le menti con la sua ottica dispotica
Impone gli elementi di un'era tecnologica
Un'era dell'ipnosi e di paralisi ipnagogica
E sono cronache di realtà mondane
O la solita routine o non so che cazzo fare
Pioggia che cade pugni sui battenti
Impiegati ammaestrati e impostati sull'attenti
Meglio che non vedi man e meglio che non senti
Meglio così o finisce che ti spegni
O ti rendi conto di abitare un mondo falso
In cui la cosa più importante non è il cuore ma la password
Vorrei sapere più di quel che so ma non so bene chi sono e tantomeno chi sarò però
Una costante tra le tante spinge fuera
Che è saper d'aver davanti merda ma sempre sincera
Com'era? Me lo dica chi c'era
Ho appeso tanta roba al chiodo che vorrei una rastrelliera
Vorrei vorrei vorrei ma poi quand'è che cambio
Le cose che vanto puntualmente son le stesse a esplodere di schianto
Vorrei sapere quel che faccio
Riuscire a esagerare e dopo togliermi d'impaccio
Vorrei avere il mood per aiutarti avere il groove per assordarti
E ciò che supera quei salti sopra il bus degli ansimanti
Vorrei non esser l'animale brutto
Che può arrivare al punto e dopo rovinare tutto
Ma è il connubio voglio/posso che mi fotte
Perciò annoto sopra il foglio e adesso passi un'altra notte
|
||||
2. |
Arpa e tamburo
03:58
|
|||
Senti bene
Che è tutta vibrazione di una brutta situazione
Sto alla frutta d'emozione
Qua c'è la giusta libagione per chi lascia
Aperto il ciclo su rullante e cassa
Del resto il disastro più grosso lo fa questo fuoco che ancora divampa
E un'ulcera che verrà dopo se solo con l'odio a scaldarmi la pancia
Mi servirà farmelo doppio ma tanto che dopo si sentirà in stanza
Il carma che se la canta
E poi
M'hai detto che sai quanto valgo
Un pome con la birra al parco
E so che ancora ti manco
E so che vorresti il contrario
Dipingo di giallo sul mio calendario quel giorno bastardo in cui
M'hai detto che sai quanto valgo: un cazzo, ovvero il valore che m'hai dato tu
Tra tutto questo mi son perso tutto il resto
Stando a Sando preso male tra gighelli e buio pesto
Ho vizi animali e loop da cui non esco...
E scusami se hai i soldi manda e fatturami
Dammi conti in banca e catturami
Come un'ostinato come fossi nato
Per approssimarmi al tuo buio
Come un ballo nel fuoco sugli Urali
Qui c'è un'arma tu guardia catturami
Che se parte la caccia alla volpe tu porti i revolver io arpa e tamburo (zí)...
Vieni vieni a cercarmi
Nei pertugi tra umido e buio
E mica mi metti paura
T'aspetto con arpa e tamburo
|
||||
3. |
MARMO
03:58
|
|||
Ho dormito di nuovo tre ore e le borse sugli occhi mi pesano assai
Ma non trovo granché di rimedi ste cazzo di note non dormono mai
Mi giro pezzato nel letto cercandoti almeno in online
Ma è inutile spremersi il petto se, tanto, si sente palese che già te ne vai
Si sente che già te ne vai
E quindi, fanculo, rimango da solo ma intanto ti penso una cifra,
purtroppo ti penso una cifra,
mi svuoto e mi accendo una cima
E stempero il male che viene baciandoti in sogno ma mica scopando una fica
Che ho solo domande retoriche e toniche in diesis da tutta la vita
Mandami due cuori e corro fino a Roma
Ma non mandarmi a male la mattina dopo
Non andiamo più d'accordo, come amore e droga
Vorrei aprirti quella vista, deciso, da solo
Se raggiungerò il nirvana o se collasserò
Mi rifugeró nel cielo, tipo un asteroide
Mi dispiace ,non ti sento senza l'amplifon
Con in tasca cioccolata che col latte no
Se giri sto blocchi di marmo come uno scultore
E formi cubetti di ghiaccio senza più colore
uccidi quel po' che è rimasto di sto funky babbo
e mi prendo male e tocca rifarlo, dirti che ti amo e poi manco ti guardo
Fanculo che palle mi sento una vibra pulita che manco se avessi
baciato una volta una tipa e per tutta la vita vissuto di gesti
Da mucio vivevo la vita schivando la meta e fissando i momenti
E mi prendo male e tocca rifarlo, dirti che ti amo e poi manco ti guardo
Mandami due cuori e corro fino a Roma
Ma non mandarmi a male la mattina dopo
Non andiamo più d'accordo, come amore e droga
Vorrei aprirti quella vista, deciso, da solo
Se raggiungerò il nirvana o se collasserò
mi rifugeró nel cielo, tipo un asteroide
Mi dispiace non ti sento senza l'amplifon
Con in tasca cioccolata che col latte no
Sì lo so dovrei trattarti come una signora
Darti mille e più attenzioni tipo a un passerotto
Come chi si chiude gli occhi dentrouna stagnola
Dovrei starci sotto, tipo un grosso tasto rotto
E non sono stato buono a darti mezza cosa
Non ci ho mai capito un cazzo e lo sentivo un botto
Mo' non sai cosa darei per rivederti un'ora
perché ti penso ogni secondo ma non ti conosco
Mandami due cuori e corro fino a Roma
Ma non mandarmi a male la mattina dopo
Non andiamo più d'accordo, come amore e droga
Vorrei aprirti quella vista, deciso, da solo
Se raggiungerò il nirvana o se collasserò
Mi rifugeró nel cielo, tipo un asteroide
Mi dispiace non ti sento senza l'amplifon
Con in tasca cioccolata che col latte no
|
||||
4. |
||||
Sotto l'eclissi cade su una frase ellittica della mia fase ellittica d'un sogno d'eclissi
É un'attitudine dai bordi e pesa kilogrammi
Una cacofonia per gli occhi come stereogrammi
Strisciano i sorci Ciccio cazzo guardi?
Psicodrammi tracciano parole più degli ideogrammi
E basta soltanto mezza barra a ricordarvi chi è che impatta
Con il corpo sul reale a testa bassa
E il babbo non le canta più ma manco con il cantatu
Da quando per rivalsa la mia banda batte cassa
In sostanza arrivo al quindi
Fate minimanymoney noi le mini mini Minnie
Da ste parti conta ancora e come spingi
Massacrate pac e biggie con sto flow alla Rosy Bindi
Tristi, tossici e alcolisti
Sì zio pure noi ma il fatto sta tra il codice e il vortice applausi o fischi
A pranzo the coi bisquits fai soldi baby sitting
Che poi in sostanza a voi chi cazzo v'ha mai visti
|
||||
5. |
||||
O bianco o nero
E ciò che sta di mezzo sia un ammasso di colori sia mai grigio come il cielo
È mogio come il clero il bel disagio a cui non cedo
Credo in quel che vedo ma non slego il cappio dal mio ego
E poi se non mi spiego non mi chiedo come farlo
Per le botte sto di sbiego ma non bado a come parlo
Seppur di rado cado in flussi dati all'alcool
Tanto pure questa notte so che bussi dall'armadio
Il tempo passa e lascia fossi ininterrotti
Occhi rossi e scossi
Smangia e traccia righe sopra i volti
Due secondi contro tutti i tuoi ricordi
Fanno presto a farli sporchi
Pensa a ciò che imbocchi e a con chi ti rapporti
Goditi i rapporti dite in molti
Per sentire graffi e morsi fai che passino altri giorni
Ma ho preso l'appeso dal tuo mazzo dei tarocchi
E nei sentieri ho testi neri e veritieri come a suo tempo Kropotkin
Tu dimmi che m'ami fallo adesso e dillo ai sorci
E sarà reazione nera come per Camillo Golgi
Volgi ai vermi l'epidermide di cui spesso t'avvolgi
Se attorcigli ninne nanne cupe cui stesso t'appoggi
Ai giorni d'oggi cerco ancora un rude impasse
Che mi porti ai molti corpi morti in rue de Montparnasse
Tra suicidi d'arte l'esimia parte non ha lume ma
Alluderà all'inferno nell'interno del mio Sturm und drang
Stronzo, dammi in pasto ai cani
E dopo come Ponzio prendi e sciacquati le mani
In sogno non rimani, vademecum sed quo Vadis?
Origami in temi attuali son zanzare come di Walter Tobagi
Ballaballaballa Murakami
Ma tu fallafallafalla che sta meglio l'indomani
Strano tempi di sti tempi cambian tutti i connotati
Non notati fuochi fatui: è l'ossessivo vivere in un horror vacui
Canto 4/4 appena eppure senza morirei
Libri dischi e muffa nera danno senso ai giorni miei
E dammi torto, se sogno senza sogni miei
Un attimo e ci sei? Mi dispiace non direi
|
||||
6. |
||||
Senti bene
Che è tutta vibrazione di una brutta situazione
Sto alla frutta d'emozione
Qua c'è la giusta libagione per chi lascia
Aperto il ciclo su rullante e cassa
Del resto il disastro più grosso lo fa questo fuoco che ancora divampa
E un'ulcera che verrà dopo se solo con l'odio a scaldarmi la pancia
Mi servirà farmelo doppio ma tanto che dopo si sentirà in stanza
Il carma che se la canta
E poi
M'hai detto che sai quanto valgo
Un pome con la birra al parco
E so che ancora ti manco
E so che vorresti il contrario
Dipingo di giallo sul mio calendario quel giorno bastardo in cui
M'hai detto che sai quanto valgo: un cazzo, ovvero il valore che m'hai dato tu
Tra tutto questo mi son perso tutto il resto
Stando a Sando preso male tra gighelli e buio pesto
Ho vizi animali e loop da cui non esco...
E scusami se hai i soldi manda e fatturami
Dammi conti in banca e catturami
Come un'ostinato come fossi nato
Per approssimarmi al tuo buio
Come un ballo nel fuoco sugli Urali
Qui c'è un'arma tu guardia catturami
Che se parte la caccia alla volpe tu porti i revolver io arpa e tamburo (zí)...
Vieni vieni a cercarmi
Nei pertugi tra umido e buio
E mica mi metti paura
T'aspetto con arpa e tamburo
|
Studio Murena Milan, Italy
Studio Murena is an eclectic hip-hop sextet, with strong roots that sink into jazz and prog.
The group,
initially formed inside the Milan Conservatory in the Jazz and electronic classrooms, is composed of Carma (MC), Matteo Castiglioni (keyboards), Giovanni Ferrazzi (electronics), Maurizio Gazzola (bass), Amedeo Nan (guitar) & Marco Falcon (drums).
... more
Streaming and Download help
If you like Studio Murena, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp